"Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa
si cristallizza nel corpo e crea un blocco ...
che inizialmente si manifesta con un disturbo"

Questione di circolo

Dal momento in cui i nostri antenati abbandonarono l’andatura a quattro zampe per mantenersi in posizione eretta ci hanno passato un fardello non sempre facile da gestire. Da quell’evoluzione, infatti, la circolazione venosa dei nostri arti inferiori è sottoposta a un superlavoro, deve pompare continuamente il sangue dalla periferia al cuore lavorando contro il peso di gravità. Per questa ragione i vasi sanguigni di questa regione, tendenzialmente cedevoli per natura, possono causare manifestazioni differenti da individuo a individuo: può trattarsi di una stanchezza localizzata, il così detto senso di pesantezza alle gambe e caviglie, edemi che inducono gonfiore, situazioni più complesse come flebiti e tromboflebiti e anche piuttosto violente sul piano sintomatico, come le emorroidi.
Affrontiamo quest’argomento perché con l’arrivo della bella stagione si ha la voglia e la necessità di non indossare le calze e calzare sandali o ciabattine, con la sgradita risposta di gambe e caviglie gonfie e pensanti. Per contenere il disagio, con un po’ di buona volontà, possiamo imparare delle sane abitudini:
·        indossiamo calze graduate, anche nella stagione calda, per aiutare la circolazione venosa a lavorare con meno difficoltà;
·        il mattino e la sera massaggiamo le gambe con il getto della doccia ad acqua fredda dal basso verso l’alto lentamente per 5/6 volte;
·        In caso di eccessivo gonfiore di gambe e caviglie, possiamo bagnare delle calze autoreggenti in acqua e olio essenziale di menta piperita, riponiamole nel congelatore per qualche ora per poi indossarle.
In aggiunta possiamo scegliere dei trattamenti alle gambe utilizzando specifici oli con lo scopo di migliorare la circolazione venosa e linfatica che l’operatore del benessere cui ci rivolgeremo saprà consigliaci.
Per affrontare la stasi venosa in modo efficace è invece necessario considerare l’utilizzo di fitopreparati e oligoelementi atti a portare un immediato miglioramento sintomatico e un riequilibrio più profondo.
Tra i gemmoderivati indicati per questo tipo di disturbo scegliamo Castanea Vesca MG utile per la stasi linfatica, Cupressus Semprevirens TM per migliorare la tonificazione venosa in caso di varici e flebiti e un oligoelemento che sarà scelto in base alle caratteristiche costituzionali del soggetto. Se comparisse un problema legato maggiormente alla microcircolazione con fragilità capillare, possiamo sostituire il Cupressus Semprevirens TM con Bellis Perennis TM. In caso di emorroidi il rimedio principe sarà Hippocastanum MG associato sempre a Castanea Vesca MG e a Cupressus Semprevirens TM.