"Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa
si cristallizza nel corpo e crea un blocco ...
che inizialmente si manifesta con un disturbo"

Il disagio della pancia gonfia

E’ una condizione che accompagna più persone di quanto non si creda; è un disturbo fastidioso e molte volte è causa di disagio. Si presenta con un gonfiore dell’addome accompagnato molte volte da dolore, più comunemente si manifesta al fianco sinistro. Talvolta c'è dolore al torace, nella regione lombare o nelle natiche; peggiora con l'assunzione di cibo ed è raro nelle ore notturne. La conseguenza è difficoltà a scaricarsi o episodi di dissenteria.
L’apparato gastro-intestinale è composto da un lungo organo cavo molto flessibile e di tessuto soffice e per lavorare al meglio deve rimanere umido e flessibile.
Le cause del gonfiore addominale sono numerosissime, dall’intolleranza ad alcuni alimenti alla difficoltà a digerire alcuni alimenti sino ad arrivare alla somatizzazione.
Trattando l’aspetto più legato al fisico, potremmo imputare la causa alla mancanza di flessibilità dell’intestino crasso e il conseguente ristagno.
L’alimentazione moderna ci spinge continuamente verso  alimenti industriali, grassi e raffinati, colmi di conservanti e coloranti; la raccomandazione principale è quindi riappropriarsi di uno stile alimentare sano e corretto integrando cereali integrali o semi-integrali, verdure di stagione e legumi e contestualmente evitando condimenti troppo grassi, riducendo il sale e lo zucchero, nonchè il fumo, gli alcolici e la sedentarietà.
Le fibre sono necessarie per la pulizia e la stimolazione del movimento peristaltico intestinale, quindi un’assunzione regolare aiuterà a ridurre il gonfiore. I legumi dovranno essere ben cotti, e l’acqua di ammollo dovrà essere eliminata perché contenente sostanze irritanti per l’intestino.
Gli alimenti peggiori per questo tipo di disturbo sono i prodotti da forno, non ultimo il pane. La tradizione insegna che il pane deve essere preparato con pasta madre o pasta acida, oggi invece viene preparato con il livieto chimico che ha il potere di gonfiare la pasta e quindi anche il nostro tratto digestivo. E' pertanto consigliabile mangiare stando seduti, con calma, e masticare più volte il cibo, gustandolo lentamente. Se è possibile, bisogna evitare (o limitare il più possibile) i pasti consumati frettolosamente sul posto di lavoro o al bar.

Se si dovesse imputare la causa ad una intolleranza, sarà buona cosa effettuare un test per determinare l’effettivo alimento da ridurre o eliminare ed in contemporanea seguire per un paio di settimane una dieta ipoistaminica.
Un rimedio specifico per la debolezza intestinale è il DECOTTO DI KUZU CON PRUGNA UMEBOSHI E SHOYU da assumersi per un mese quotidianamente o a giorni alterni accompagnato da una corretta alimentazione.

Ingredienti:
2  tazze di acqua fredda
1 cucchiaino colmo di kuzu sciolto in 2 cucchiai di acqua fredda
1 prugna umeboshi (eliminare il nocciolo e schiacciare la polpa)
1 cucchiaino di shoyu (salsa di soia)
Aggiungere il kuzu  e la prugna umeboshi all’acqua fredda, portare a bollore  e mescolare costantemente finchè il liquido diventa trasparente e denso. Aggiungere lo shoyu e lasciare sobbollire un attimo. Bere caldo.
Il kuzu  è una radice, ha una capacità  addensante e lavora molto bene sui problemi intestinali (sindrome da colon irritato, dissenteria ecc) e  l’ umeboshi è una prugna in salamoia e ha la capacità di riequilibrare l’alcalinità del sangue. Entrambi gli ingredienti si trovano nei negozi bio.
In alternativa, oltre ad una corretta alimentazione e dopo aver escluso eventuali intolleranze, si può assumere del magnesio che è un minerale con la funzione di aiutare le cellule muscolari a rilassarsi pertanto potrebbe dare buoni risultati sulla muscolatura intestinale e ovviare ai tipici crampi.
Si potrà assumere in aggiunta anche una tisana all'ortica che è un drenate naturale nonchè al finocchio per sentirsi più leggeri.
Esiste e non è da sottovalutare l’aspetto più legato alla psiche e alla somatizzazione.
L’intestino proprio per la sua caratteristica fisica e strutturale ricorda il cervello, ma mentre nel cervello risiede la sfera razionale nell’intestino risiede la sfera emotiva, pertanto disordini e disarmonie a livello intestinale sono spesse volte riconducibili a fattori emotivi che si somatizzano a questo livello.
Il disagio, qualunque esso sia, quando si manifesta viene in genere vissuto come un nemico, e per debellarlo ci si affida alla farmacopea come se fosse una bacchetta magica. Di fatto così facendo si elimina momentaneamente il sintomo sopprimendo la causa.
Oggi però le coscienze sono più aperte ed è importante comprendere che il nostro corpo è il nostro alleato e la malattia o il disagio sono dei messaggeri  che devono assolvere al loro compito, lasciarci un messaggio, chiaro e preciso. Se noi imparassimo ad osservare  senza giudizio ciò che ci accade potremmo trarre grandi insegnamenti. Molte volte infatti quel gonfiore di pancia si manifesta in quel momento particolare, con quella specifica modalità per indicarci che stiamo vivendo un momento di grande stress … se noi prendessimo consapevolezza dello stress che ci stà colpendo potremmo elaborarlo, capirlo e in parte risolverlo e il fisico risponderà di conseguenza.
Per combattere lo stress oltre a eseguire regolarmente esercizi di thai chi, yoga o meditazione, si potrà assumere l'essenza combinata di Fiori Australiani "Stess Stop" o individuando le cause principali di stress ci si potrà utilizzare la floriterapia di Bach.