"Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa
si cristallizza nel corpo e crea un blocco ...
che inizialmente si manifesta con un disturbo"

Zucchero


L'informazione rende consapevoli e responsabili

L’argomento che ho deciso di affrontare in questo spazio è dedicato allo zucchero, che è presente in ogni alimento industriale e sulle nostre tavole. Non conoscendo il processo di lavorazione e le sue caratteristiche dal punto di vista nutritivo, viene spesso assunto a dismisura.
Ma entriamo nel merito …
Lo zucchero grezzo prima di essere messo in commercio, subisce un trattamento alcalino con latte di calcio e con calce viva, viene a contatto con acido carbonico e anidride solforosa, cotto più volte, viene raffreddato, cristallizzato, centrifugato; in questa fase, lo zucchero ha perso gran parte dei minerali e dei preziosi componenti che aveva in origine e il prodotto così ottenuto si chiama 'zucchero greggio' ed ha un colore bruno.
Lo zucchero raffinato bianco invece, è il comune zucchero 'da tavola' (semolato), e si ottiene lavorando ulteriormente lo zucchero greggio che viene trattato con carbone animale, con acido solforoso e con un'opportuna sostanza (il blu indantrene, una sostanza colorante del catrame, e il blu oltremare, prodotto utilizzato nelle vernici) che lo rende di colore bianco.
A questo punto abbiamo un alimento che apporta calorie pure senza quegli elementi che possono favorirne l’utilizzo da parte del corpo, es. Vitamina B.
Ma haimè, il consumo di questo alimento non avviene solo per via diretta, dolcificando the e caffè, ma spesso si assume attraverso prodotti industriali, ormai di uso comune: biscotti, briosch, dolci, bevande gassate, succhi di frutta industriali, marmellate, dentifrici (ma non dovrebbero prevenire la carie?), conserve, scatolame, farmaci ecc. … viene da se che questo eccesso a lungo andare crea un forte squilibrio nel corpo.
Pensiamo solo che negli ultimi decenni il consumo medio annuo per ogni abitante è salito a circa 70 kg: questo aspetto spiega anche l’aumento di molte patologie, prima tra tutti l’obesità, che oggi coinvolge anche il mondo infantile.
Lo zucchero di fatto è energia pura che, se non utilizzato immediatamente (in caso per esempio di vita sedentaria) si deposita sottoforma di grasso nel fegato e sotto la pelle. L’abuso (70 kg all’anno è un vero e proprio abuso!) sottopone il pancreas ad un superlavoro nella produzione di insulina. Il continuo tour de force indebolisce l’organo, causando la comparsa di feci molli, pensieri circolari, stress e predispone al diabete mellito (presenza di glucosio nel sangue e nelle urine).
Un'altra conseguenza del consumo di zucchero è la sottrazione in fase digestiva di enzimi, sali minerali e vitamine indispensabili per la sua digestione, assimilazione e utilizzazione, impoverendo l’organismo. Da ultimo aggiungerei che è stato accertato che il consumo di questo “alimento” crea dipendenza simile a droghe pesanti.
Potremmo quindi considerare lo zucchero un “non alimento”, nel consumo abituale infatti non ne deriva un rafforzamento, ma un indebolimento dell’organismo e delle sue difese verso le malattie.

Come possiamo fare per tutelarci dall’insidia di questo “non alimento”?
in primo luogo, dobbiamo informarci poiché dal momento in cui si è consapevoli si diventa anche responsabili.
Il primo passo è imparare a leggere gli ingredienti riportati su ogni confezione, scoprirete un mondo fino ad ora sconosciuto e vi renderete immediatamente conto di quante sostanze sono contenute in un prodotto industriale, quanti conservanti, quanti coloranti, aromi artificiali ecc. … in altre parole quanto poco di originale contiene il prodotto.
Ricordatevi che non è strettamente necessario ricorrere al negozio biologico per comprare qualsiasi alimento, ma informandosi accuratamente (leggendo quindi gli ingredienti di ciò che si compra) è possibile acquistare dei buoni prodotti anche nei comuni supermercati.
In sostituzione allo zucchero possiamo utilizzare il miele, il malto di riso o di orzo (ricco di sostanze nutritive) o il succo d’agave (pianta grassa da cui si estrae una sostanza dolcificante. E' naturale e la si trova in erboristeria)
Le tisane o the non richiedono necessariamente un dolcificante, spesso sono buonissime con il loro sapore naturale che lo zucchero tende a coprire. consiglio inizialmente di ridurre gradualmente l’utilizzo dello zucchero in modo da rieducare il palato al gusto degli alimenti.
Mi raccomando … non sostituite lo zucchero con un surrogato chimico, tra tutto l’aspartame costituito almeno per il 10% di metanolo… ricordate il danno ai consumatori di vino che avvenne qualche anno fa ?
Se avete l’esigenza di bere una bevanda gassata e zuccherata (aranciata, cola, ma che succhi di frutta), provate con del succo di mela dolce (deve essere 100% succo senza zuccheri aggiunti naturalmente), oltre a far passare la voglia del dolce è un ottimo rilassante.