"Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa
si cristallizza nel corpo e crea un blocco ...
che inizialmente si manifesta con un disturbo"

Essere medico di noi stessi

L'antichità è ricca di medicina popolare e molte sono le tradizioni su come curarsi. Si usavano erbe, bagni, impacchi e preparazioni che derivavano da un'esistenza di saggezza. Non essendoci il denaro e le tecnologie evolute dei nostri giorni, c'era l'abitudine di rimettersi in salute lasciando alla natura il compito di risolvere il problema.

Un atto di fede verso la natura ed il sistema. Si pensava infatti che una persona non in buona salute avrebbe fatto i passi necessari per riportare equilibrio nella propria vita, riposando maggiormente, eliminando gli eccessi ed usando i rimedi naturali per intraprendere il processo di guarigione. La figura del medico veniva pertanto considerata solo in casi di urgenza.
La situazione odierna è completamente ribaltata; noi siamo abituati a correre dal medico per ogni cosa, abbiamo fretta di eliminare il fastidio perché la società ci "ammaestra" costantemente ad essere sempre al meglio delle nostre forze per non essere tagliati fuori dal sistema. Un ulteriore peggioramento di questa condizione è determinato dal fatto che questo atteggiamento alla lunga sta portando ad una mancata responsabilità della cura di noi stessi, per non assumerci l'onere che qualcosa in noi non và.
Il nostro dovere invece deve essere quello di diventare il "MEDICO DI NOI STESSI", ci dobbiamo riappropriare di questa consapevolezza che i nostri avi conoscevano molto bene. Dobbiamo imparare ad assumerci la responsabilità della nostra salute trasmettendo questo messaggio anche ai nostri figli che sono il futuro.