"Un emozione non vissuta perchè troppo dolorosa
si cristallizza nel corpo e crea un blocco ...
che inizialmente si manifesta con un disturbo"

Danni da amalgama

L’amalgama è il materiale più diffuso e utilizzato dai medici dentisti per le otturazioni dei denti posteriori.
Tale materiale è costituito principalmente da argento, stagno, rame, palladio e da mercurio; accuratamente miscelati e lavorati tra loro assumono una consistenza morbida e plastica che indurisce in circa 2 ore.
Una dose di amalgama contiene circa 440mg di Mercurio.
E’ proprio il mercurio, il materiale da cui bisogna tutelarsi perché è considerato un veleno; infatti  il dentista, in caso di asportazione, è tenuto a trattare i rifiuti di amalgama, come tossici.
I primi che sono maggiormente esposti sono proprio i medici dentisti che possono inalare i vapori di mercurio che il trapano produce in caso di asportazione di amalgama.  Per loro è consigliabile controllarsi periodicamente con appositi esami tra cui l’emocromo per individuazione di metalli pensanti e con un apposito test delle urine. Coloro che operano in tale settore sono opportunamente informati pertanto consapevoli del rischio a cui sono esposti.
Ciò che più mi sta a cuore, è invece la carente informazione divulgata sui disagi che tale materiale può produrre
all’organismo in caso di asportazione di amalgama e di otturazioni con amalgama.
In entrambe i casi il paziente inala e ingerisce i vapori di mercurio: nel primo caso avviene in fase di asportazione di amalgama (se il dentista non si preoccupa di utilizzare le dovute procedure di rimozione) e nel secondo caso avviene per rilascio dei vapori di mercurio dell’otturazione: ogni volta che mastichiamo chewing-gum, spazzoliamo i denti, assumiamo bevande calde o ingeriamo cibi (in particolare quelli acidi) ne favoriamo il rilascio.
Il mercurio rilasciato si accumula nei tessuti e sovraccarica gli organi proposti all’escrezione, cronicamente, senza sosta negli anni.

Quali sono i disturbi che si possono manifestare ?
Non necessariamente i disturbi da sovraccarico di mercurio sono concretamente riscontrabili, molte volte si manifestano disturbi molto sottili a prima vista non riconducibili.
I disturbi più frequenti sono le alterazioni delle normali funzioni soprattutto del SNC (Sistema Nervoso Centrale) provocando depressioni più o meno forti, eccitazioni con violenza, timidezza o aggressività, disturbi della concentrazione; nei Nervi Periferici, creando paralisi e distruzione della mielina (distrofie e sclerosi a placche, epilessie) nelle mucose provocando riniti allergiche, asma, congiuntiviti; nel fegato; nel pancreas; nei reni, nelle parotidi; nelle ghiandole sudorifere, ecc.

E’ consigliabile rimuovere le amalgame dentarie ?
Non tutte le persone che hanno otturazioni di amalgama nei denti devono toglierle: per chi non ha ipersensibilità al mercurio e un organismo sano, dovrebbe sempre essere in grado di compensarlo.
E’ comunque consigliabile affidarsi ad un serio professionista altamente specializzato facendo attenzione a rimuovere mediamente un’amalgama al mese per evitare un’intossicazione e permettere in tal modo al corpo di eliminare eventuali residui ingeriti o inalati.

Quali rimedi naturali si possono assumere in caso di presunta intossicazione e/o durante le asportazioni di amalgame dentarie ?
uno dei migliori rimedi per rimuovere dall'organismo gli accumuli di mercurio e di altri metalli tossici è il selenio, che con il mercurio reagisce formando selenito di mercurio, un sale inattivo. Il selenio è anche un potente antiossidante, che contribuisce a diminuire i danni che il mercurio provoca al sistema nervoso.
Il selenio si ritrova, in lievito di birra, cereali, carni, molluschi e crostacei, ma può essere assunto anche come integratore. In commercio ne esistono varie formulazioni, alcune delle quali contengono anche altre sostanze utili, come le vitamine A, C ed E, che rafforzano l'azione disintossicante ed antiossidante del selenio.
Altri rimedi da tenere in considerazione nelle intossicazioni da mercurio sono lo zinco, il rame e la vitamina C, che possono essere assunti attraverso specifici integratori alimentari.
È anche utile migliorare la capacità detossificante del fegato con l’utilizzo di specifici fitoterapici quali, cardo mariano, carciofo, tarassaco.